Vitigno
Nerello Mascalese
Denominazione
Etna Rosso D.O.P
Abbinamenti
Carne rossa, carne bianca, formaggi
Affinamento
Acciaio, bottiglia
Colore
Rosso rubino scarico
Fermentazione
Fermentazione e macerazione a temperatura controllata per circa 15 giorni.
Gusto
Note di frutti rossi freschi, leggermente speziato, note di buccia d'arancia sul finale, sapido, con un tannino persistente.
Provenienza
Linguaglossa, (CT)
Il vino affina in acciaio per 16 mesi e almeno 6 mesi in bottiglia.
Questo vino ha uno spirito ribelle e tenace, amichevole e caciarone. Come un uomo che ha vissuto tante esperienze che gli hanno aperto la mente e l’anima e ora si sente libero di essere. Vivera Etna Rosso è un vino che ti parla con parole semplici ma scelte con cura, come sono selezionate le sue uve e come è attenta la lavorazione. Nato e cresciuto con un clima di montagna caratterizzato da grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte ed estati fresche, questo Nerello Mascalese si estende a 600 m s.l.m in agricoltura biologica.
L'Etna Rosso" di Vivera è indubbiamente un vino che incita alla gioia del bere in buona compagnia: i suoi profumi ti accolgono come il sorriso solare di un amico e il tannino ti avvolge come un suo abbraccio sincero. Ideale con pasta alla norma, risotto al pistacchio e gamberi, anatra, maiale, pollo marinato agli agrumi.
Questa storia racconta di campi, orti, vigne e vedemmie, di mani sporche di terra e di mosto. Una storia di lavoro duro, cominciata dai nostri avi più di un secolo fa e tramandata di generazione in generazione. Un lavoro che non conosce pause e, soprattutto, non ammette mezze misure. Solo uve di qualità, selezionate e cresciute in vigneti lavorati in biologico con cura. Solo un lavoro meticoloso e paziente, per ottenere una materia prima perfetta, che meritava di essere lavorata nella cantina ideale. Una cantina che non doveva essere solamente una cantina, ma una casa. La casa del nostro vino. Non servì molto per capire che il luogo che cercavamo era quello che si rivelò ai nostri occhi in Contrada Martinella, alle falde dell'Etna, il 5 febbraio 2002. Un antico vigneto inutilizzato da anni, con muretti a secco e scale in pietra lavica. Un paesaggio incantevole e unico al mondo: davanti, il mare Ionio; alle spalle la vetta dell'Etna. Entrambi a 9 km da noi.
Lì, a metà strada tra l'acqua e il fuoco, c'era il terreno ideale per la coltivazione biologica: sano, equilibrato, costantemente raggiunto dal vento che arriva ora dal vulcano, ora dal mare. C'era lo spazio perfetto per costruire una cantina tecnologicamente all'avanguardia e al contempo in armonia con la natura, che si immergesse completamente nel paesaggio circostante tanto da risultare quasi invisibile all'esterno. C'era il luogo in cui avremmo accolto appassionati ed esperti di vino che sarebbero giunti da tutto il mondo per conoscere il frutto del nostro lavoro. La nostra cantina è il luogo in cui la natura e la tecnologia si abbracciano in una simbiosi assoluta.