Il vino affina in barriques di rovere francese di più passaggi (70% circa) e in tonneaux francese e del Caucaso (30% circa) per 5 anni e 4 mesi. Segue affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi.
Martinella è il nome di un vino che veniva prodotto oltre 100 anni fa da queste vigne. Il palmento (cantina) Martinella era tra i più grandi di tutto il territorio etneo e l’eccezionale qualità del vino qui prodotto era tale da motivare il suo imbottigliamento. L’Etna Rosso “Martinella” ha origine da un taglio dove, accanto a un 90% di Nerello Mascalese, troviamo anche un pizzico di Nerello Cappuccio. Le viti di queste varietà nascono all’interno dei terreni vulcanici della Contrada Martinella, a circa 600 metri sul livello del mare, sul versante nord-est dell’Etna. Tra i filari, i lavori seguono pratiche di agricoltura biologica.
Questo Etna Rosso è indubbiamente un vino ricco, elegante e intenso, con un profondo e delicato bouquet di frutta selvatica, spezie e pepe. Al palato è energico, deciso, con tannini vivaci. Ideale per accompagnare tartare di tonno, zuppe di pesce, lenticchie con guanciale, tagliatelle ai funghi porcini.
Questa storia racconta di campi, orti, vigne e vedemmie, di mani sporche di terra e di mosto. Una storia di lavoro duro, cominciata dai nostri avi più di un secolo fa e tramandata di generazione in generazione. Un lavoro che non conosce pause e, soprattutto, non ammette mezze misure. Solo uve di qualità, selezionate e cresciute in vigneti lavorati in biologico con cura. Solo un lavoro meticoloso e paziente, per ottenere una materia prima perfetta, che meritava di essere lavorata nella cantina ideale. Una cantina che non doveva essere solamente una cantina, ma una casa. La casa del nostro vino. Non servì molto per capire che il luogo che cercavamo era quello che si rivelò ai nostri occhi in Contrada Martinella, alle falde dell'Etna, il 5 febbraio 2002. Un antico vigneto inutilizzato da anni, con muretti a secco e scale in pietra lavica. Un paesaggio incantevole e unico al mondo: davanti, il mare Ionio; alle spalle la vetta dell'Etna. Entrambi a 9 km da noi.
Lì, a metà strada tra l'acqua e il fuoco, c'era il terreno ideale per la coltivazione biologica: sano, equilibrato, costantemente raggiunto dal vento che arriva ora dal vulcano, ora dal mare. C'era lo spazio perfetto per costruire una cantina tecnologicamente all'avanguardia e al contempo in armonia con la natura, che si immergesse completamente nel paesaggio circostante tanto da risultare quasi invisibile all'esterno. C'era il luogo in cui avremmo accolto appassionati ed esperti di vino che sarebbero giunti da tutto il mondo per conoscere il frutto del nostro lavoro. La nostra cantina è il luogo in cui la natura e la tecnologia si abbracciano in una simbiosi assoluta.