Vitigno
Malvasia, Catarratto
Denominazione
Salina I.G.P
Abbinamenti
Salumi, formaggi, carne bianca, pesce
Fermentazione
Malolattica innescata da lieviti autoctoni a temperatura controllata.
Gusto
Al gusto bilanciata acidità e persistente freschezza, sul finale molto lungo.
Raccolta a metà settembre, diraspata e messa a macerare. Dopo un mese e mezzo di macerazione, il vino viene separato dalle bucce, svolge la fermentazione malolattica e viene lasciato ad affinare fino alla primavera successiva, in acciaio.
Chianu Cruci è una zona della località Valdichiesa, una stupenda valle tra i due vulcani dell’isola di Salina. Tra i vini bianchi, è quello che rimane più a contatto con le bucce.Uva Malvasia di Lipari all’ 80% e quella di altri vitigni autoctoni per il 20%, raccolta a metà settembre, diraspata e messa a macerare.
Ben si abbina a salumi delicati, formaggi freschi, verdure, carni bianche, pesce e crostacei.
Antonino Caravaglio è nato a Salina da famiglia di agricoltori, è per questo che si considera più uomo di terra che di mare. Dopo la laurea in scienze agrarie decide di ritornare sull'isola e dare vita al progetto che vede attualmente l'azienda Caravaglio come la più rappresentativa nel panorama delle Eolie. I 14 ettari vitati sono divisi su Salina e Lipari e frammentati in 30 appezzamenti che ben rendono l'idea di quanto sia impossibile pensare a colture estese, ogni vigna è un ritaglio di terra.
L'ambiente isolano consente una viticultura molto rispettosa della natura e queste ha favorito la decisione di Antonino di approcciare l'agricoltura biologica, certificata fin dal 1989. Conscio che il vino si fa prima di tutto in vigna, Caravaglio ricorre ad una vinificazione rispettosa e non invasiva con l'obiettivo di lasciar esprimere ad ogni vino la peculiarità del vigneto da cui proviene.