Il vino affina 6 mesi in vasche d'acciaio.
Questo vino nasce da uve Malvasia di Lipari coltivate nel pieno rispetto della natura, nel vigneto di Tricoli. L’appezzamento ha forma triangolare, da cui il nome. Il vigneto si proietta sul versante Nord dell’isola di Salina, con esposizione nord ovest in un abbraccio verso il blu del Mediterraneo.
L' Infatata di Caravaglio si presenta elegante al primo impatto olfattivo: fiori bianchi (gelsomini) lasciano il posto alla frutta (mela, pompelmo), per poi ritrovare erbe aromatiche. Il calice accoglie la vera natura dell’uva Malvasia. Da abbinare con primi piatti a base di crostacei e molluschi, ma anche con tartare e crudi.
Antonino Caravaglio è nato a Salina da famiglia di agricoltori, è per questo che si considera più uomo di terra che di mare. Dopo la laurea in scienze agrarie decide di ritornare sull'isola e dare vita al progetto che vede attualmente l'azienda Caravaglio come la più rappresentativa nel panorama delle Eolie. I 14 ettari vitati sono divisi su Salina e Lipari e frammentati in 30 appezzamenti che ben rendono l'idea di quanto sia impossibile pensare a colture estese, ogni vigna è un ritaglio di terra.
L'ambiente isolano consente una viticultura molto rispettosa della natura e queste ha favorito la decisione di Antonino di approcciare l'agricoltura biologica, certificata fin dal 1989. Conscio che il vino si fa prima di tutto in vigna, Caravaglio ricorre ad una vinificazione rispettosa e non invasiva con l'obiettivo di lasciar esprimere ad ogni vino la peculiarità del vigneto da cui proviene.