Nerello Mascalese in purezza, nobile varietà autoctona del’Etna.
Le vigne, situate tra i 700 e i 750 m s.l.m., sussistono su terreno vulcanico sabbioso, ricco di minerali, a reazione sub-acida. Le viti, da 10 a 20 anni d’età, sono allevate a spalliera, cordone speronato, con una densità d’impianto di 6.000-7.000 ceppi per ettaro ed una resa di 7.000-8.000 kg/ha. Il clima è di montagna ed alta collina, umido e piovoso nella stagione più fredda, con una elevata ventilazione ed escursioni termiche rilevanti. Le uve vengono raccolte a mano e pressate intere con spremitura soffice del grappolo. La fermentazione si svolge ad una temperatura di 16-18 °C in acciaio. Il vino è lasciato sui propri lieviti sino alla primavera inoltrata, quando viene spumantizzato. Permane in bottiglia sui lieviti selezionati per 24 mesi, prima di essere degorgiato, dosato e fatto riposare per circa 3 mesi.
Alla vista appare rosa tenue, tendente al ramato. Perlage caratterizzato da bollicine numerose, fini e persistenti. Intenso e delicato al naso, con sentori di frutta rossa. Un ottimo Classico da bere a tutto pasto.
Una visione innovativa proiettata alla produzione vitivinicola di eccellenza: questo è il dogma di Benanti, una famiglia di antiche origini bolognesi che vanta una storia secolare. Il ramo siciliano nasce nel 1734, quando un discndente viene inviato in Sicilia da Vittorio Amedeo d'Aosta. Alla fine dell'Ottocento Giuseppe Benanti avvia la produzione viticola. Da allora, di generazione in generazione, questa famiglia innamorata del "fare vino sul vulcano" ha saputo convertire una semplice passione in una maestria: saper esaltare le peculiarità dei vitigni autoctoni in un territorio indomit ed eterogeneo. La ricerca e la creazione di vini autentici, capaci di celebrare il terroir etneo nelle sue varie espressioni, diventano un tratto distintivo della produzione.
La famiglia Benanti, di fatto, ha vissuto da protagonista ogni periodo storico della viticultura etnea, contribuendo in prima persona alla sua evoluzione. L'azienda, oggi gestita da Antonio e Salvino Benanti, annovera una produzione annuale di circa 170.000 bottiglie, destinate a diversi mercati del mondo.
La ricerca dell'eccellenza in vigna e in cantina è la missione che guida l'approccio filosofico e tecnico dell'azienda. I vini Benanti si contraddistinguono per carattere, autenticità ed eleganza; caratteristiche che li rendono riconoscibili e memorabili nel tmepo, rifuggendo da novità effimere e mode del momento.
Il "saper fare vino" affonda le radici nel tempo e nel territorio. I vitigni sono autoctoni, le uve vengono raccolte a mano, le alte densità di impianto si abbiano a rese contenute. La vinificazione è attenta e prudente e avviene con l'ausilio di lieviti autoctoni selezionati in vigna.
Saper fare significa anche riconoscere e rispettare a fondo la diversa vocazione storica di ciascun versante dell'Etna, lasciandosi guidare sempre e solo dal territorio e dunque dall'inscindibile binomio secolare versante-vitigno.